L’acne è una malattia infiammatoria della ghiandola sebacea che colpisce gli adolescenti e non solo, e nel caso in cui si verifichi è necessaria una visita per definire i trattamenti per la cura dell’acne più indicati. Si tratta di una malattia molto diffusa da alcuni anni anche nella fascia di popolazione adulta femminile, con una forma denominata tardiva. In alcuni casi può essere fonte di disagio psicologico, arrivando a limitare la vita di relazione in chi ne è affetto. Esistono diverse forme di acne, classificate, in base alla sua entità, in quadri lievi, moderati e gravi.
I trattamenti per la cura dell’acne di cui disponiamo sono ormai numerosi ed è sicuramente compito dello specialista in dermatologia individuare quello più adeguato ad ogni singolo caso.
Un innovativo trattamento per le varie forme di acne, è la terapia fotodinamica (PDT). Si tratta di una tecnica sicura, efficace e non invasiva, utilizzata dal dermatologo a studio.
Il procedimento prevede l’applicazione, sulla zona interessata dall’acne, di una crema a base di una sostanza fotosensibile, non tossica, l’acido 5-aminolevulinico. Per garantire un adeguato assorbimento del prodotto, il paziente deve attendere circa due ore nello studio del medico, evitando di esporsi alla luce del sole. Trascorse le due ore, la pelle viene irradiata con una lampada che emette una luce nella lunghezza del rosso, a 630 nm, ad esclusivo uso medico. L’esposizione alla luce, del farmaco accumulato nelle ghiandole sebacee, determina un effetto antinfiammatorio e antibatterico tale da ridurre le manifestazioni acneiche.
Immediatamente dopo la terapia è possibile che si presenti un rossore del viso che regredisce nell’arco di 48-72 ore, seguito, per circa dieci giorni, da una desquamazione dell’area trattata, che comunque non limita le normali attività del paziente, il quale dovrà usare un filtro solare ad alto fattore di protezione e creme idratanti ed emollienti.
La seduta potrà essere ripetuta a distanza di qualche settimana, anche di mesi, e solitamente sono sufficienti dalle due alle tre applicazioni per ottenere il risultato atteso.
Controindicata in gravidanza, allattamento e durante l’assunzione di farmaci foto-sensibilizzanti, la PDT può rappresentare una valida alternativa alle terapie farmacologiche, laddove non si osservino risultati soddisfacenti o sia comunque richiesta una gestione nel tempo, essendo l’acne un disturbo che può persistere per anni con fasi di remissione alternate a ricadute.
La PDT, è una terapia molto maneggevole, sicura e priva di effetti collaterali, per tale motivo ben tollerata dai giovani pazienti, ai quali si ricorda comunque che i risultati migliori si ottengono con tempo e costanza.
In conclusione, tra i trattamenti per la cura dell’acne, la terapia fotodinamica (PDT) è una delle tecniche più innovative e promettenti.
PRIMA
DOPO