La buona salute passa anche attraverso lo sport. Uno studio pubblicato nel 2016 su JAMA International Medicine ha evidenziato che gli sportivi hanno in media il 7% di probabilità in meno di ammalarsi di cancro rispetto a chi non pratica sport, fatta eccezione per due tumori, quello della prostata e il melanoma.
Tra i fattori implicati nell’insorgenza dei tumori della pelle, melanoma e cosiddettti NMSC (carcinoma basocellulare e spinocellulare), un ruolo determinante sembra essere giocato dall’esposizione ai raggi ultravioletti e se per il melanoma questo legame non è ancora del tutto stabilito, appare invece provato per i carcinomi basocellulari e spinocellulari.
Numerosi studi dimostrano inoltre che le ustioni provocate dalla scorretta esposizione al sole, alterando il nostro DNA, possono determinare danni cellulari fino allo sviluppo di tumori.
Il melanoma resta comunque il più pericoloso tumore cutaneo, colpendo in media ogni anno più di 100mila persone in tutto il mondo e circa 7mila italiani.
Nel nostro paese, nel corso degli ultimi anni, si è assistito ad un progressivo aumento del numero di sportivi che hanno abbandonato le palestre per dedicarsi ad attività outdoor come la corsa, il tennis, il canottaggio.
I benefici di questo fenomeno sono innegabili se pensiamo che il sole favorisce la produzione di vitamina D (indispensabile per le ossa, per contrastare malattie infettive e cardiovascolari) e agli effetti positivi che esso produce sul tono dell’umore.
Il sole ha però trovato i nostri sportivi impreparati o forse pigri di fronte ai rischi cui viene esposta la loro pelle.
Tennis, calcio, atletica, rugby, ciclismo, canottaggio, surf… sono davvero tanti gli sport che si praticano all’aperto.
Queste attività, soprattutto alle nostre latitudini e praticate in orari come quello della “pausa pranzo”, devono essere accompagnate anche da un rigoroso rispetto della fotoprotezione. Esiste adesso un fiorente mercato di sun fashion sport wear, un abbigliamento realizzato con materiali tecnici studiati per respingere le radiazioni ultraviolette; ma nella borsa dello sportivo oltre a cappellino e magliette, ciò che non dovrebbe mai mancare è la crema di protezione solare. Un fattore di protezione alto o molto alto, in base alle esigenze dei diversi fototipi, possibilmente con formulazioni resistenti all’acqua e al sudore, può proteggere la pelle di tutti gli sportivi e tenerla lontana dal rischio di danni a breve e a lungo termine legati ai raggi UVA e UVB. Questo per coniugare al meglio salute, sole e sport.