Dalle rughe ai reumatismi, ecco tutti i benefici dell’apiterapia
Un’ape ci salverà. Il veleno secreto dagli imenotteri, da sempre preziosi per la vita dell’uomo e dell’ambiente, risulta un valido rimedio per la cura di molte malattie reumatiche e vascolari. E compare anche nella preparazione di creme anti-age
di MONICA RUBINO
ROMA – Julia Roberts, perfida matrigna in “Biancaneve”, si fa pungere la bocca dalle api per aumentarne il volume senza bisturi. Una scena emblematica del film, che ha preconizzato il boom fra le attrici hollywoodiane delle creme a base di veleno d’ape come alternativa naturale al botox. Dopo l’olio di fegato di squalo , il caviale, il siero di vipera e la bava di lumaca, l’ultima moda dei rimedi anti-age è l’apitossina, ossia quella miscela di preziose sostanze contenute nel veleno che le api inoculano attraverso il loro pungiglione a prezzo della vita. Assieme alla sacca velenifera si stacca, infatti, anche una parte degli intestini. Per fortuna oggi le tecniche consentono di estrarre la tossina senza uccidere i preziosi imenotteri, da sempre fondamentali per la vita dell’uomo e dell’ambiente. Al punto che di recente Slow food, Unaapi e Legambiente e Aiab (Associazione italiana agricoltura biologica), seguendo l’invito rivolto dalla Commissione europea agli stati membri, hanno chiesto al governo italiano il ritiro immediato e definitivo degli insetticidi neonicotinoidi, nei quali l’Efsa, l’autorità europea per la sicurezza alimentare, ha riconosciuto i responsabili della decimazione degli indispensabili insetti impollinatori.